Gentilissimi,

 

considerata la veloce diffusione del virus SARS-CoV-2 nel territorio della Repubblica Ceca, sono state irrigidite le misure mirate a contrastare la ulteriore diffusione della malattia Covid-19. Con il presente articolo vorremmo informarvi brevemente circa l’introduzione dell’obbligo di fare test ai dipendenti non vaccinati e circa gli altri obblighi da ciò derivanti sia per i datori di lavoro che per i dipendenti.

 

Obbligo di fare test ai dipendenti ed ai lavoratori autonomi (c.d. OSVČ)

 

Con effetto dal 23/11/2021 è introdotto nel territorio della Repubblica Ceca l’obbligo per i datori di lavoro di provvedere a fare test obbligatori ai propri dipendenti. Ad ogni dipendente deve essere fatto un test almeno una volta ogni sette giorni sul logo di lavoro per verificare la presenza dell’antigene del virus SARS-CoV-2. I dipendenti possono essere sottoposti esclusivamente al test antigenico rapido per l’autodiagnosi (RAT). Il Ministero della Salute non consente più di far effettuare questi test, che rientrano negli obblighi dei datori di lavoro, ai prestatori dei servizi medici e sanitari. Il dipendente che non si presenti al luogo di lavoro nel giorno in cui si effettuano i test, è tenuto a sottoporsi al test antigenico per l’autodiagnosi il primo giorno in cui rientra al luogo di lavoro.

 

La prima fase dei test ai dipendenti deve essere effettuata dal datore di lavoro entro e non oltre il 29/11/2021.

 

È obbligo del datore di lavoro provvedere a fare test ai propri dipendenti interessati dal provvedimento, cioè che i test verranno effettuati a carico del datore di lavoro. Attualmente viene tuttavia discussa la possibilità di contributi statali ai costi dei test per l’autodiagnosi.  Per ora non sono disponibili maggiori informazioni.

 

Ai fini di controllo, i datori di lavoro sono obbligati a tenere un registro dei test effettuati con l’indicazione della data di realizzazione del test e nome delle persone sottopostesi al test.

 

Eccezioni ai test obbligatori dei dipendenti

 

Non sono tenuti a sottoporsi ai test i dipendenti che:

  • Sono vaccinati contro la malattia covid-19, a condizione che siano trascorsi almeno 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale,
  • Sono in possesso del certificato, emesso da apposito laboratorio, di guarigione dalla malattia covid-19, a condizione che non siano trascorsi più di 180 giorni dal primo esito positivo del test antigenico o test PCR,
  • sono risultati negativi al test PCR, al quale si sono sottoposto negli ultimi sette giorni,
  • sono risultati negativi al test antigenico, al quale si sono sottoposti negli ultimi sette giorni e che è stato effettuato dal personale medico, e inoltre i dipendenti che
  • data la natura del loro lavoro, non sono in contatto con altre persone sul luogo di lavoro (oltre alle persone che appartengono al loro nucleo familiare), cioè i dipendenti che lavorano da casa.

 

Le circostanze esposte qui sopra, che prevedono eccezioni all’obbligo di sottoporsi ai test, devono essere dimostrate conformemente alle norme giuridiche vigenti.

 

L’obbligo di sottoporsi al test, comprese le eccezioni a tale obbligo, riguarda anche i lavoratori autonomi (c.d. OSVČ). Viene fatta un’altra eccezione all’obbligo di sottoporsi al test anche per gli OSVČ che sul proprio luogo di lavoro non sono in contatto con altre persone (oltre alle persone che appartengono al loro nucleo familiare).

 

Rifiuto del dipendente di sottoporsi al test  

 

I dipendenti sono tenuti a sottoporsi al test antigenico per l’autodiagnosi su invito del datore di lavoro. Qualora un dipendente dovesse rifiutare di farlo, il datore di lavoro è tenuto a segnalare l’accaduto senza indugio al servizio di igiene e sanità pubblica competente per regione. Il dipendente che ha rifiutato di sottoporsi al test può continuare a svolgere il suo lavoro, ma dovrà osservare regole antiepidemiche più rigide. Vale a dire che sarà tenuto ad indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (cioè una mascherina respiratoria oppure un altro dispositivo del genere senza valvola di espirazione) per tutta la durata della sua presenza sul luogo di lavoro (ad eccezione del momento in cui consuma cibo), mantenere una distanza di almeno 1,5 metri da altre persone e mangiare sul luogo di lavoro separatamente da altre persone. Il datore di lavoro è inoltre tenuto ad adottare una misura organizzativa con cui limitare al minimo necessario i contatti tra il dipendente che ha rifiutato di sottoporsi al test e gli altri dipendenti.

 

Esito positivo del dipendente al test

 

Nel caso dell’esito positivo al test antigenico per l’autodiagnosi, il dipendente positivo è tenuto a segnalare immediatamente al datore di lavoro la sua prevista assenza dal lavoro a causa di sospetto contagio da virus SARS-CoV-2. Successivamente il dipendente (eventualmente l’OSVČ) deve abbandonare il luogo di lavoro e recarsi al luogo della sua residenza attuale. Il dipendente è tenuto ad informare immediatamente il suo medico generale sull’esito positivo (salvo che il datore di lavoro abbia deciso che deve invece informarne il medico aziendale). Qualora ciò non sia possibile, il dipendente contatterà un altro prestatore dei servizi medici, eventualmente il servizio di igiene e sanità pubblica competente.

 

Dopodiché verrà rilasciata al dipendente una richiesta di realizzazione del test PCR, al quale il dipendente deve sottoporsi senza indugio.

 

Fino all’ottenimento dell’esito del test PCR, l’assenza del dipendente dal lavoro a causa dell’esito positivo del test antigenico per l’autodiagnosi viene considerata impedimento al lavoro per motivi imputabili al datore di lavoro ai sensi dell’art. 208 del codice del lavoro.

 

 

Vi manterremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi riguardanti non solo quanto sopra esposto, ma anche le misure antiepidemiche in generale.

 

Non esitate a contattarci per qualsiasi eventuale chiarimento, rimaniamo a Vostra completa disposizione.

 

Nel ringraziarvi per la Vostra gentile attenzione auguriamo a tutti una buona salute,

 

 

 

       Team Spoladore & Bystřický, advokátní kancelář s.r.o.