La presente per informarvi circa gli sviluppi dei provvedimenti contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2. La scorsa settimana, il Ministero della Salute ha emesso nuovi provvedimenti efficaci dal 9. 7. 2021, in risposta al rischio crescente di contagio dalle nuove mutazioni del virus e la conseguente fine del declino dell’epidemia nel territorio della Repubblica Ceca.

 

1) Rinvio del periodo di assenza dell’infettività dopo la vaccinazione   

 

La prima modifica adottata è il rinvio del periodo in cui le persone vaccinate sono esonerate dall’obbligo di sottoporsi al test per la rilevazione del coronavirus per poter entrare in alcuni ambienti interni ed esterni oppure per partecipare agli eventi di massa. Mentre il provvedimento precedente prevedeva un’eccezione all’obbligo di sottoporsi al test per tutte le persone, alle quali era stata applicata la prima dosi del vaccino composto da due dosi  e dalla sua applicazione sono passati almeno 22 giorni, d’ora in poi questa eccezione vale solamente per le persone, alle quali sono già state applicate entrambe le dosi del vaccino e dalla applicazione della seconda dosi sono passati almeno 14 giorni.

 

Una volta dimostrato il soddisfacimento dei suddetti requisiti occorre esibire il certificato di vaccinazione completata internazionale (eventualmente il certificato di avvenuta vaccinazione in caso di vaccine composta da una sola dosi). Questo può essere scaricato sulle pagine web https://ocko.uzis.cz/, eventualmente lo si può ottenere, su richiesta, presso il centro di vaccinazione al momento della somministrazione della seconda dosi del vaccino.

 

2) Obbligo di sottoporsi al test al rientro dai paesi a basso rischio di contagio da coronavirus

 

Il Ministero della Salute ha inoltre emesso un provvedimento, con il quale vengono cambiati gli obblighi da soddisfare al rientro in Repubblica Ceca dai paesi a basso rischio di contagio. D’ora in poi è imposto l’obbligo di sottoporsi almeno al test antigenico e compilare il modulo per passeggeri di arrivo, disponibile sul seguente link: https://plf.uzis.cz/.

 

L’obbligo di sottoporsi al test per la rilevazione del coronavirus riguarda tutti coloro che hanno soggiornato all’estero per oltre 12 ore. I cittadini cechi, i cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea titolari almeno del permesso di soggiorno temporaneo in Repubblica Ceca e gli stranieri titolari del permesso di soggiorno permanente possono sottoporsi al test anche entro 5 giorni dal rientro. Chi non rientra nelle suddette categorie, è tenuto a presentate il certificato della realizzazione del test con esito negativo già al momento dell’ingresso nel Paese.

 

Da questo obbligo sono poi esonerate le persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione e dalla somministrazione della seconda dosi sono passati almeno 14 giorni, nonché le persone che hanno avuto la malattia COVID-19 negli ultimi 180 giorni.

 

Nel caso in cui un dipendenti rientri dall’estero e non dimostri al datore di lavoro di essersi sottoposto al test al rientro dall’estero (da un paese a basso o medio rischio di contagio), eventualmente che rientri in una della categorie di eccezione (sottoponendosi quindi al test solo nel corso dei 5 giorni dal rientro), il datore di lavoro, in ottemperanza al summenzionato provvedimento, sarà tenuto ad impedire a tale dipendente di entrare nel luogo di lavoro, a meno che tale dipendente non indossi la mascherina respiratoria di categoria pari almeno a FFP2 fino a quando non riceverà l’esito del test (in tal caso si lascia alla discrezione del datore di lavoro se consentire a tale dipendente di entrare nel luogo di lavoro).

 

In caso di Paesi a medio, alto, molto alto ed estremamente alto rischio di contagio continuano ad essere validi gli stessi obblighi previsti dal provvedimento precedente.

 

Rimaniamo a Vostra completa disposizione per qualsiasi eventuale dubbio o chiarimento.

 

Cordiali saluti,

 

Team Spoladore & Bystřický, advokátní kancelář s.r.o.