Gentilissimi,

 

quest’anno Vi abbiamo già informato sui cambiamenti dell’obbligo di tassare i redditi provenienti da affitti a breve termine di immobili tramite piattaforme quale Airbnb o booking.com, così come sui nuovi requisiti per i fornitori di affitti a breve termine relativamente al collaudo dei locali utilizzati per affitti a breve termine come unità di alloggio e non come appartamenti. Con questo articolo vorremmo informarvi brevemente su come cambia il modo con cui le autorità giudiziarie vedono la limitazione della facoltà di fornire servizi di alloggio a breve termine, considerato che spesso sono le associazioni dei proprietari di unità a vietare tali servizi.

 

La Corte Superiore si è recentemente occupata di un caso in cui un’associazione dei proprietari di unità (in ceco abbreviata come “SVJ”) di un condominio ha condizionato la fornitura di alloggi a breve termine nel rispettivo edificio al consenso di tutti i proprietari delle unità all’interno del rispettivo edificio, precisando che il consenso non verrà conferito oppure verrà revocato nel caso in cui l’affitto a breve termine pregiudicasse l’ordine oppure la quiete notturna dell’edificio. Il tribunale municipale di Praga ha quindi stabilito che tale restrizione da parte dello SVJ era nei limiti della legge, poiché la fornitura di alloggi a breve termine limitava gli altri proprietari nell’esercizio dei loro diritti (per esempio, il diritto al quieto vivere).

 

Tuttavia, il caso è stato successivamente esaminato in appello dalla Corte Superiore, che ha deciso che lo SVJ non può limitare il proprietario nei suoi diritti di fornire alloggi a breve termine, siccome un proprietario di unità può essere limitato nel suo diritto di esercitare attività commerciali nella sua unità solamente dal diritto di un altro proprietario al tranquillo godimento della sua casa. Tuttavia, un’associazione dei proprietari di unità non ha il diritto di limitare un proprietario in questo senso, essendo solamente una persona giuridica che associa i suoi membri, non un proprietario. Vuol dire che la limitazione della facoltà di fornire affitti a breve termine dovrebbero affrontarla i proprietari delle unità tra di loro e non attraverso lo SVJ. Se un proprietario di unità è indebitamente disturbato dalla concessione di affitti a breve termine da parte di un altro proprietario di unità, il proprietario pregiudicato ha diritto di difendersi da tale disturbo intentando un’azione legale.  

 

Secondo la decisione della corte, l’associazione dei proprietari non ha quindi diritto di vietare ai singoli proprietari delle unità di fornire affitti a breve termine. La decisione della Corte Superiore pertanto rafforza i diritti dei fornitori di alloggi a breve termine.

 

Da notare però che l’attuale decisione della corte in futuro potrebbe essere modificata dal Tribunale Supremo, per questo motivo non è ancora da considerarsi definitiva.  

 

Non esitate a contattarci per ogni eventuale chiarimento.

 

Nel ringraziare per la Vostra gentile attenzione auguriamo a tutti una buona salute,

 

       Team Spoladore & Bystřický, advokátní kancelář s.r.o.